Da sempre sono appassionato di fotografia, questa nobile arte del raccontare e del raccontarsi; fin da quando da giovane, insieme ad amici, si sviluppava e si stampava il bianco e nero in modo empirico, più per gioco che per una vera passione. Poi sono passati anni in cui la fotografia faceva da sfondo allo scorrere della vita con il lavoro e la famiglia in primo piano e la montagna, altra grande passione, che assorbiva totalmente il tempo libero. Proprio per riportare a casa ricordi e documenti ho poi ripreso a fotografare in modo più assiduo.
Iscrivendomi al Cinefotoclub di Brescia-Museo Nazionale della Fotografia, dove ho partecipato attivamente alla vita della associazione, la fotografia si è evoluta in modo tale da condizionare il mio modo di vedere e di pensare. Non una fotografia episodica, relegata a momenti di tempo libero, come hobby, ma una fotografia vissuta come stile di vita, come necessità esistenziale. Voglio fare mie le parole di Luigi Ghirri, un grande maestro, tratte da Un paese, 1987: “Fin dall’inizio ho visto nella fotografia una grande avventura del pensiero e dello sguardo etc…”e ancora “Ho sempre ritenuto che la fotografia fosse un linguaggio per vedere e non per trasformare, occultare, modificare la realtà”, queste ultime tratte da L’opera aperta, 1984.
Esaurita l’esperienza presso il Cinefotoclub di Brescia , mi sono iscritto al Circolo Fotografico “ il Telemetro”, di Gussago, dove ho ricoperto e ricopro tuttora la carica di vice-presidente, lavorando fattivamente ad organizzare corsi di fotografia in seno al circolo e presso le scuole medie Venturelli di Gussago. La fotografia naturalistica: la macro fotografia di fiori ed insetti è quella che mi da più soddisfazione, perché mi permette di vedere e capire quel particolare microcosmo, quel mondo fantastico e variegato di forme e colori, che molto spesso ci sfugge. E poi la fotografia di paesaggio, in special modo di montagna, ma non solo. e la fotografia in cui è presente l’uomo nei suoi momenti di vita. E quando si riesce a fare una buona fotografia, non una bella fotografia (che è cosa rara), possiamo essere certi di aver speso bene il nostro tempo.